“La tendenza del fuoco è spegnersi; cura il fuoco sull’altare del tuo cuore. Chiunque abbia accudito un caminetto sa che il fuoco deve essere ravvivato di tanto in tanto.” William Booth
Ci sono due bellissime parole del nord; parole intraducibili, raccontabili solo per emozioni. Gemütlichkeit, Hygge: il calore del caminetto, il fuoco crepitante, la luce soffusa, un buon profumo di aghi di pino o di salsedine, la fragranza di una crostata di mele appena sfornata. Il nord – quel nord – nel suo tepore accogliente dopo il freddo, appartiene alla mia infanzia e ai miei ricordi più cari. E vive nelle mie stanze. Le stanze che mi porto dentro. Quelle fisiche, invece, ora le posso lasciare per un po’. È tempo di mettermi in cammino e portare questo calore alle case che ne hanno più bisogno. È tempo di home rebirthing.
Paciulì è il titolo del mio primo romanzo che ho scritto trent’anni fa. È la storia dolente e melanconica di una casa di famiglia perduta. Quel senso di sconfitta l’ho trasformato in una nuova energia. Oggi Paciulì è la mia anima nomade; una brezza, uno spirito vivo che porta energie nuove dove si ferma; la tua casa, per esempio. Un luogo che non hai abitato per lungo tempo; dove vivi solo d’estate, oppure la vecchia dimora dei nonni, il nido di un amore perduto. Con tamburi, campane e meditazioni abiterò gli spazi inabitati per rispristinarne l’equilibrio energetico. Con amore e grazia mi prenderò cura di ogni angolo inondandolo di gioia e di bellezza. Ci sono stanze luminose e angoli d’ombra. Ciò che si è rotto o interrotto, che non vuole essere visto, memorie congelate: prendo tutto in custodia, filo per filo, entrando in contatto attraverso i tuoi oggetti. Prego, rivitalizzo, rinfresco e poi ti accompagno nel rito di onorare e lasciare andare tutto ciò che va lasciato andare. Ricordi, emozioni, cose. Ti proporrò anche soluzioni creative su come ridare loro nuova vita.
Per questo, pensando di dare un nome a questa attività, ho pensato subito a Paciulì, simbolo per me di una trasformazione positiva e vibrante. Immagina Paciulì come un’energia vorticante e luminosa che lascia una nuova impronta in una casa che ha perso colore sotto la polvere dell’abbandono. Paciulì porta una nuova impronta nel rispetto di ciò che è stato e vissuto e ogni stanza, aiuola, soffitta, potrà tornare a risplendere. Paciulì richiama vita e presenza per trasformare barriere emotive anche ancestrali o di chi ha abitato la casa precedentemente. Paciulì porta brio e immaginazione e lascia una traccia preziosa di una storia, del suo significato e del suo valore, ricreando un ambiente sereno e luminoso per iniziare un nuovo capitolo della tua vita.
La tua casa per me sarà un luogo dove stare nel qui e ora, impegnata ad accogliere nuove forme di bellezza, cura e dedizione oltre alla mia, che non voglio certamente imporre. Mi piace lavorare sullo studio dei colori e la sistemazione degli oggetti, perché ogni cosa ha un suo posto e una sua funzione, anche narrativa. Mi piace riordinare tutto per tema. Il cassetto delle matite, l’armadio dei barattoli, l’angolo degli utensili da giardino, dove magari rispolverare un vecchio rastrello che ha fatto tanto bel lavoro, un innaffiatoio di zinco, un cesto fatto dalla nonna. Non ti lascerò una casa ‘perfettina’; avrà quel sano gusto vissuto, ma con un ordine e una cura particolare insieme al profumo rigenerante di una bella pulizia; il tutto, mantenendo il tuo stile. Toglierò la polvere del tempo passando lentamente un vecchio panno e trovando un posto nuovo per ogni oggetto.
Curerò il giardino, l’orto, aprirò le finestre pensando ogni volta a un portale verso l’infinito; bagnerò i fiori, coccolerò i gatti e preparerò la loro pappa; sistemerò le credenze, gli armadi. Potrò andare nella dispensa a cercar farfalline nei barattoli e riportarle nella natura, o fare conserve con la frutta del tuo giardino. Bagnerò le rose e le zucchine, strapperò erbacce. Metterò a posto la tua biblioteca, spolverando e sistemando i libri; ri organizzerò la cantina, il garage e tutti quegli spazi che…uno rimanda sempre e dice “poi lo farò”. Lo sgabuzzino ad esempio: metterò ogni cosa da una parte differenziando quello che si può vendere, regalare, riutilizzare per ricavare nuove energie, magari creando nuovi oggetti d’arredo, nuove cose simpatiche. Tutto può diventare un’opera d’arte, un progetto sostenibile di recupero e nuova vita.
Desidero mettere a posto le cose, rattoppare, riavvolgere e aggiustare cocci rotti secondo l’arte del Kintsuji, in maniera preziosa e delicata. Avrò massimo rispetto e cura della tua sfera più intima; e se mi darai il consenso per accedere ai tuoi angoli segreti, con grande attenzione e sacralità saprò trovare un vecchio oggetto che avevi perduto o un ricordo da valorizzare; se vorrai affidarmi i tuoi album di ricordi potrò proporti un lavoro sulla genealogia, un progetto di scrittura biografica, o un racconto ambientato nella tua casa.
Cercherò di entrare in empatia con te o con chi ha sempre vissuto in quella casa per essere vicina al vostro ‘sentire’ e non fare nessun gesto che non possa essere più che apprezzato.Troverai la tavola apparecchiata e lenzuola fresche quando arrivi; ti lascerai coccolare da una energia amorevole e serena, come quella dei gesti di una madre premurosa e ti godrai la tua bella casetta.